
I Rischi Catastrofali
La legge di Bilancio n.213/2023 ha introdotto all’ art. 1, commi 101-111, l’obbligo per le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, di stipulare, entro il 31 marzo 2025, contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali direttamente causati da eventi quali i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni.
Cos'è il rischio Idrogeologico?
Il rischio idrogeologico è un concetto complesso che unisce la probabilità che si verifichi un evento naturale (come frana, alluvione, erosione) e la vulnerabilità del territorio e della popolazione coinvolta.
In altre parole, non conta solo la probabilità che piova in modo eccezionale o che crolli un versante collinare, ma soprattutto quanto i territori – e chi ci
abita o lavora – siano preparati a fronteggiare tale evenienza.
L’urbanizzazione crescente, la riduzione delle aree verdi, la costruzione indiscriminata in zone fragili e il cambiamento climatico, sono fattori che aumentano sensibilmente il rischio idrogeologico.
Un’assicurazione contro i rischi idrogeologici può coprire diversi aspetti:
- Danni alla proprietà (abitazione, terreno, beni mobili, eventuali ristrutturazioni).
- Responsabilità civile nel caso in cui un evento idrogeologico causi danni a terzi.
- Spese di emergenza collegate a ripristino, messa in sicurezza e protezione dell’immobile.
Oltre alla sicurezza finanziaria, un altro effetto positivo nell’avere un’assicurazione è l’incentivo ad adottare misure preventive: molte compagnie, infatti, offrono condizioni migliorative se l’immobile è stato costruito o ristrutturato rispettando precisi standard antisismici e idrogeologici, oppure se si procede a regolari manutenzioni.
In questo modo, la stipula di una polizza diventa anche uno stimolo a investire in sicurezza.

La gestione del rischio come cultura della prevenzione!
Un’adeguata prevenzione si basa su una combinazione di analisi del rischio e assicurazione. Se da un lato la conoscenza degli indici di rischio e l’adozione di misure costruttive e manutentive riducono la probabilità di subire danni,
dall’altro una polizza ben configurata assicura un supporto economico utile per affrontare e superare l’eventuale calamità.
In un contesto geografico e climatico come quello italiano, la verifica degli indici di rischio dell’area in cui si vive o si desidera investire è il punto di partenza per capire come proteggersi al meglio. Aggiornarsi costantemente sui livelli di allerta, consultare le mappe di pericolosità e valutare con attenzione le polizze più adatte permette di vivere e lavorare in modo più sereno.
IAssicur e il mondo dei rischi catastrofali: Hypermeteo Cat Nat

Esistono diversi metodi per una valutazione efficiente del rischio, in particolare:
- Analisi storica (basata sugli eventi passati)
- Modellazione probabilistica (in cui si utilizzano modelli matematici e simulazioni computerizzate)
- Mappatura dei rischi (creare mappe dettagliate che mostrano le aree più a rischio basate su dati storici, geografici e socio-economici.
Il modulo CatNat di IAssicur fornisce 6 indici specifici riferiti alle coordinate desiderate: (Pioggia, Inondazioni, Vento, Terremoti, Grandine, Frane) e 2 indici di sintesi (il Severe Weather Risk Index e il CatNat Index).
Questi indici aiutano a determinare i premi assicurativi, i limiti di copertura e le esclusioni basate sul livello di rischio valutato: in questo modo il Broker ha la situazione completa della zona interessata e la conseguente possibilità di proporre Polizze ad hoc in base al rischio reale!
Gli indici sono naturalmente utilizzati da IAssicurGPT nell’analisi tecnica e del relativo CRM collegato per determinare la copertura ottimale da proporre ai clienti.